Il leasing finanziario: un’opportunità flessibile per le imprese
Il leasing finanziario è un contratto che permette alle aziende di ottenere l’uso di un bene, mobile o immobile, tramite il pagamento di un canone periodico, con la possibilità di riscattarlo al termine del contratto. Nato nel mondo anglosassone e diffusosi in Italia solo negli ultimi decenni, si è affermato come uno strumento chiave per finanziare investimenti senza immobilizzare capitale. Questo articolo analizza i vantaggi, il trattamento contabile e gli aspetti normativi che caratterizzano questa forma di finanziamento.
I vantaggi del leasing finanziario
Uno dei principali vantaggi del leasing finanziario è la flessibilità che offre alle aziende, permettendo di accedere immediatamente a beni strumentali senza dover sostenere un ingente esborso iniziale. Ciò lo rende particolarmente adatto per le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti che desiderano rinnovare i propri impianti o macchinari mantenendo liquidità per altre esigenze aziendali. Altri vantaggi includono:
- Credito preservato: il leasing non riduce la capacità di credito dell’azienda.
- Frazionamento dell’IVA: l’IVA viene suddivisa nei canoni periodici, evitando il pagamento immediato dell’intero importo.
- Possibilità di personalizzazione del contratto: i termini possono essere adattati alle esigenze specifiche dell’impresa.
- Conformità normativa garantita: l’azienda può contare sulla conformità dei beni acquistati alle normative vigenti.
Trattamento contabile
In Italia, la rappresentazione contabile del leasing finanziario può seguire due metodi principali: il metodo patrimoniale e il metodo finanziario.
- Metodo patrimoniale: i canoni di leasing vengono contabilizzati come costi per godimento di beni di terzi, senza riportare il bene tra le immobilizzazioni aziendali. Questo approccio è obbligatorio per le imprese che non adottano i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sebbene alcuni orientamenti giurisprudenziali consentano anche l’uso del metodo finanziario.
- Metodo finanziario: prevede l’iscrizione del bene tra le immobilizzazioni e del debito verso la società di leasing nel passivo. I canoni vengono ripartiti in quota capitale e quota interessi, con l’ammortamento del bene durante la durata del contratto.
Normative di riferimento
Il leasing finanziario è disciplinato principalmente dagli articoli 2424 e 2427 del Codice civile, che specificano come devono essere rappresentati i contratti di leasing nel bilancio. Inoltre, il DLgs. 139/2015 ha introdotto il principio della prevalenza della sostanza sulla forma nella rappresentazione contabile, favorendo un trattamento che riflette più accuratamente la realtà economica dell’azienda.
Cessione del contratto di leasing
La cessione del leasing da parte dell’utilizzatore è possibile, ma è soggetta a specifici requisiti formali, come il consenso del concedente e la forma scritta. Inoltre, deve essere notificata al garante, se presente. A livello contabile, la cessione implica la rilevazione di specifiche voci legate alla base imponibile per l’imposta di registro.